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Giornata Mondiale del diabete

Dott. Pasquale Villano

Dott. Pasquale Villano

PEDIATRIA
Medico chirurgo specialista in pediatria e diabetologia

13 Novembre 2021

Il diabete è una malattia che colpisce milioni di persone soltanto in Italia.

Il 14 novembre si festeggia la Giornata Mondiale del diabete: una ricorrenza che serve non solo a parlare di una patologia che colpisce un grandissimo numero di persone in tutto il mondo, ma che ci ricorda quanto siano importanti lo screening e la prevenzione per tutti. 

INDICE

Perché parlare di diabete

Il diabete mellito è una malattia che colpisce molte più persone di quante si pensi: ben 4 milioni di italiani sono infatti colpiti da diabete, suddivisi principalmente tra diabete di tipo 1 (circa 500.000 persone) e di tipo 2. Tra questi ultimi, molti non saprebbero di esserne affetti, per questo è fondamentale fare informazione e spingere la popolazione a fare screening, in particolar modo in caso di familiarità alla malattia, ma anche in presenza di sintomi per cui è importante formare soprattutto i genitori, che spesso non sanno dare un nome al disturbo dei figli.

Che cos’è il diabete

Quando si parla di diabete si intende una patologia cronica causata da elevati livelli di glucosio nel sangue, chiamata iperglicemia, dovuta a un’alterazione dell’insulina, nella sua quantità oppure nella sua funzione. L’insulina non è altro che un ormone prodotto dal pancreas, la quale consente al glucosio di entrare nelle cellule e di essere utilizzato poi come fonte di energia. Quando questo meccanismo si inceppa, il glucosio si accumula nel sangue e quindi ci si trova di fronte al diabete.

Diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 ha un’incidenza minore e in genere è già presente in epoca pediatrica o nell’adolescenza. In questo caso, il pancreas non produce insulina, che dovrà per questo essere iniettata nel paziente ogni giorno per tutta la sua vita. Non si conosce ancora la causa precisa del diabete di tipo 1, anche se in base agli studi è considerata ormai una malattia autoimmune, causata cioè da una reazione immunitaria dell’organismo che, in questo caso, impedisce la produzione dell’insulina.

Diabete di tipo 2

La forma più comune di diabete è invece il diabete di tipo 2, che interessa la maggior parte delle persone che ne sono affette. Anche in questo caso la causa è ancora sconosciuta: a differenza del diabete di tipo 1, però, nel tipo 2 il pancreas riesce a produrre insulina, ma è l’organismo a non saperla poi utilizzare. In genere si presenta dopo i 30-40 anni con fattori di rischio che aumentano le probabilità di svilupparlo, come familiarità, sedentarietà e obesità. 

Diabete genetico

Esistono forme più rare di diabete, per esempio quelli classificati come Mody, che hanno un'origine genetica: si sviluppano quindi a partire da una mutazione genetica che compromette i livelli della glicemia. Possono essere in molti casi asintomatici e venire alla luce soltanto in momenti specifici come la pubertà e l'adolescenza, oppure durante la gravidanza.

Diabete gestazionale

Altro tipo di diabete da non sottovalutare è quello che può insorgere in gravidanza, e che può portare a conseguenze anche gravi per mamma e feto. In caso di diabete gestazionale si parla di gestosi, una condizione grave che può portare a preeclampsia ed eclampsia, condizioni che mettono a rischio la vita della donna e del bambino che porta in grembo se non adeguatamente trattate. 

Diabete nei bambini

I bambini sono particolarmente colpiti da diabete mellito di tipo 1, che ha un’incidenza annuale, soltanto in Italia, di circa 8 bambini ogni 100.000. Nel loro caso, il pancreas non produce insulina e per questo sarà necessario tenere sotto controllo la malattia con un’iniezione giornaliera.

L'unico modo per accorgersi se un bambino è affetto da diabete è riconoscere i sintomi, come urine abbondanti e frequenti (molti genitori raccontano di diverse pipì notturne) e un aumento considerevole della sete. Per questo è fondamentale non soltanto fare screening, ma anche prevedere una formazione su larga scala che coinvolga i genitori, in modo da poter diagnosticare e trattare precocemente una malattia che può avere conseguenze anche molto gravi, come il coma diabetico.

Sintomi del diabete

I sintomi del diabete mellito di tipo 1 e quello di tipo 2 sono molto simili. I più comuni sono: 

  • aumento della sete
  • aumento della diuresi
  • aumento dell’appetito

Le calorie assunte vengono subito eliminate attraverso le urine, per questo è frequente che nonostante una corretta alimentazione (e una fame crescente) ci si trovi di fronte a una perdita di peso. 

Se però è vero che in generale il diabete provoca un aumento della sete e una maggiore quantità di urine, bisogna fare anche attenzione ad altri sintomi che possono coinvolgere bambini e adulti. L'obesità, in aumento soprattutto in età pediatrica in Italia, è un fattore di rischio da non sottovalutare perché in caso di accumulo di grasso l'insulina smette di svolgere la sua funzione ottimale, portando così a iperglicemia potenzialmente anche nei bambini.

Altri sintomi sono: 

Qualora un membro o più della famiglia fossero già colpiti da diabete, è necessario tenere sotto controllo i sintomi e non sottovalutarli, soprattutto quando si tratta di bambini e adolescenti per cui l’andamento della malattia ha un decorso molto più rapido. In caso di obesità e sedentarietà, è bene sottoporsi regolarmente a esami del sangue per verificare che i valori della glicemia siano normali. 

In linea di massima, l’unico modo per curare il diabete è scoprirlo per tempo: per questo è fondamentale sottoporsi a controlli ed esami del sangue regolari, in particolar modo qualora fossero presenti dei fattori di rischio.