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Giornata Mondiale della Menopausa

Dott. Gabriele Saccone

Dott. Gabriele Saccone

OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Medico chirurgo specialista in Ginecologia e ostetricia

15 Ottobre 2021 - Ultima modifica: 28 Ottobre 2021

In occasione della giornata mondiale della menopausa, ribadiamo l'importanza dell'informazione sull'argomento sin da giovani.

Anche quest’anno, il 18 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Menopausa, un’occasione dedicata interamente alle donne, che si pone l’obiettivo di affrontare temi delicati come vampate, nervosismo, difficoltà sessuale. Perché la menopausa oggi non è una fine ma un nuovo inizio.

Indice

  1. La menopausa: l'importanza dell'informazione
  2. I disturbi della Menopausa
  3. Il ginecologo è il punto di riferimento
  4. Programmare le visite

La menopausa: l'importanza dell'informazione

In questa giornata così importante per le donne, è bene non solo divulgare una corretta informazione sull'argomento, ma anche sdoganare quelle che sono le false credenze sulla menopausa. Organizzata da International Menopause Society (IMS) in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), richiama infatti l'attenzione sui cambiamenti psicofisici che si accompagnano alla cessazione della vita fertile.

Un periodo che, una volta, quando il ruolo della donna era quasi esclusivamente confinato a quello di madre, coincideva con la fine della vita stessa. Oggi invece, con la vita media che arriva ben oltre gli ottanta, la donna in menopausa ha almeno trent’anni davanti a sé. È quasi un terzo dell’intera vita che merita di essere vissuto appieno, tra gli impegni famigliari e lavorativi, l’attività sportiva e una vita sessuale che può, anzi deve, essere ricca di soddisfazioni e di nuove emozioni.

I disturbi della menopausa

La donna in menopausa si sente ancora giovane, è attenta alla salute e agli screening oncologici e agli eventi come la Giornata Mondiale della Menopausa, piena di progetti. Non sempre però il versante fisico risponde come si vorrebbe. La cessazione dell’attività ovarica, con il brusco calo degli estrogeni in circolo nel sangue, comporta diversi disturbi più o meno intensi.

Tipiche della menopausa sono le vampate, con la comparsa di rossore diffuso e sudorazione. Si tratta di un fastidioso sintomo che colpisce nei momenti più impensati almeno sette donne su dieci, causando disagio e imbarazzo.

È frequente anche il calo della memoria, con piccoli lapsus nella vita di tutti i giorni, anche questo segno dello squilibrio ormonale, così come i disturbi dell’umore, dal nervosismo all’insonnia, dalle crisi di ansia alla depressione vera e propria. Sono collegati alla riduzione dell’attività della serotonina e della dopamina, neurotrasmettitori legati alla sensazione di benessere mentale.

Il ginecologo è il punto di riferimento

Un tema delicato, che si affronta anche nella Giornata Mondiale della Menopausa, è quello del calo del desiderio, legato a ragioni fisiche e psicologiche. In menopausa oltre agli estrogeni, calano anche ormoni maschili come il testosterone. Questo si accompagna a diminuzione del desiderio sessuale e secchezza delle mucose, che rende più difficoltosi i rapporti.

Inoltre gli ormoni interferiscono con la produzione di neurotrasmettitori che regolano il desiderio, ma non possono essere trascurate le motivazioni psicologiche. Il vissuto sessuale femminile è ancora fortemente condizionato dall’idea di maternità e il fatto di non poter più procreare può far sentire (a torto) meno attraente agli occhi del partner.

È invece essenziale rivolgersi, anche per questi disagi così intimi e personali, al proprio ginecologo che resta il punto di riferimento per la donna in menopausa. Lo specialista può suggerire terapie sintomatiche che combattono vampate, secchezza vaginale, disturbi dell’umore e costituisce un valido supporto nei momenti di difficoltà personali.

Programmare le visite

Il ginecologo può suggerire esami per valutare il rischio di eventi cardiovascolari, che aumenta il menopausa per il calo degli estrogeni. Può anche fornire indicazioni nutrizionali per contrastare il sovrappeso e l'osteoporosi, anche con l'assunzione di integratori.

È importante però instaurare un buon rapporto con il ginecologo nel corso dell'età fertile. Diversi studi hanno infatti dimostrato che la fertilità inizia a calare circa dieci anni prima dell'ingresso in menopausa, quindi attorno ai 40 anni: è un dato da non dimenticare se si desidera avviare una gravidanza e il colloquio con lo specialista, con l'anamnesi famigliare e grazie a test per calcolare la riserva ovarica, può stabilire le potenzialità riproduttive.

Inoltre ci sono test genetici per scoprire se esiste un rischio di menopausa precoce, che sarebbe opportuno conoscere fin dai 25-30 anni per poter mettere in atto scelte riproduttive particolari, per esempio il congelamento degli ovociti.