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Amaurosi: cosa è, sintomi, cause e cura

Sinonimi: Amaurosi, amaurosi fugace, amaurosi transitoria

Dott. Biagio Giorgio Gagliano

Dott. Biagio Giorgio Gagliano

OCULISTICA
Medico chirurgo specialista in Oftalmologia, microchirurgia oculare

9 Febbraio 2022 - Ultima modifica: 20 Luglio 2022

L’amaurosi non è una patologia, è più propriamente definita come il sintomo di un altro problema e può essere determinata da varie cause. In termini clinici, consiste in una riduzione transitoria dell'acuità visiva monoculare, che porta cioè alla perdita visiva da un solo occhio. Tale sintomo è il risultato di un'ipoperfusione improvvisa e temporanea del bulbo oculare, causata da embolia o da lesioni delle vie ottiche. L’amaurosi, detta fugace, viene associata anche al sintomo di un attacco ischemico transitorio, ictus embolico o tombolino e traumi cranici. Infine, la perdita della vista può manifestarsi anche come conseguenza di alterazioni degenerative, tumori o intossicazioni.

Indice

I sintomi dell'amaurosi

I sintomi che lasciano presagire un’amaurosi sono sicuramente la perdita improvvisa della vista in uno o entrambi gli occhi, per un periodo di tempo che varia da pochi secondi ad alcuni minuti. Dopo la vista torna normale. Alcune persone la descrivono come un’ombra grigia o nera che scende sull’occhio.

Falsi segnali

Tuttavia può anche verificarsi che un’improvvisa insorgenza dei sintomi potrebbe essere solo un apprezzamento improvviso. Per esempio, un soggetto con visione ridotta da lunga data in un occhio (magari causata da una cataratta densa) può improvvisamente rendersi conto del deficit visivo nell’occhio interessato quando l’altro è coperto.

Le cause 

Quando un improvviso coagulo o una placca bloccano un’arteria oculare può verificarsi la perdita momentanea della vista e quindi un’amaurosi. Il coagulo o la placca di solito viaggiano attraverso una grossa arteria, come la carotide nel collo o un’arteria cardiaca, e arrivano nell’occhio. Per placca si intende una sostanza dura che si forma quando il grasso, il colesterolo e altre sostanze si concentrano sulle pareti delle arterie. La placca può essere causata dai seguenti fattori:

  • problemi cardiaci come il battito irregolare;
  • cocaina;
  • alcool;
  • diabete;
  • pressione alta;
  • età;
  • aver avuto casi di infarti in famigliaStoria familiare di infarto.

Altri fattori scatenanti

Questo disturbo può manifestarsi anche per altri motivi come:

  • infiammazione del nervo ottico (nevrite ottica);
  • emicranie;
  • tumori al cervello;
  • traumi alla testa;
  • lupus sistemico eritematoso, una patologia autoimmune in cui le cellule del sistema immunitario attaccano i tessuti sani del corpo;
  • poliarterite nodosa.

Cause meno gravi

Le cause meno comuni di perdita improvvisa della vista sono l’ictus o attacco ischemico transitorio, il glaucoma acuto, distacco retinico, infiammazione delle strutture davanti all’occhio tra la cornea e il cristallino (uveite anteriore, talvolta detta irite). Infine possono esserlo anche certe infezioni della retina ed emorragia nella retina come complicanza della degenerazione maculare correlata all’età.

Quando rivolgersi al medico?

La perdita della vista, che in questo caso avviene in modo improvvisa, è un’emergenza. La maggior parte delle volte è grave. Quindi, nel caso si manifesti è assolutamente necessario recarsi da un oftalmologo, e cioè un medico specializzato nella valutazione e nel trattamento, chirurgico e non, dei disturbi oculari, oppure al pronto soccorso.

Cosa fa il medico

Il medico esegue subito un’anamnesi, facendo al paziente diverse domande. Si tratta cioè di un esame obiettivo. Spesso i riscontri dell’anamnesi e dell’esame obiettivo indicano la causa e gli esami eventualmente necessari.

Le domande che possono essere rivolte al soggetto sono ad esempio: quando si è verificata la perdita, se la perdita interessa uno o entrambi gli occhi, se è totale o interessa solo una parte specifica del campo visivo, ecc. Lo specialista dopo passa alla verifica della presenza di altri sintomi visivi, come corpi mobili, lampi, visione dei colori distorta, aloni intorno alle luci, pattern a mosaico o a zig-zag. Dopo si svolge l’esame obiettivo, che consiste nel controllare gli occhi. Tuttavia il medico può anche eseguire un esame obiettivo generale, includendo anche il controllo della cute e del sistema nervoso.

Il controllo della vista in caso di amaurosi

Per la visita degli occhi, il medico controlla prima di tutto e in modo scrupoloso la nitidezza della vista (acuità visiva), di solito facendo leggere al soggetto delle lettere su una tabella, prima con un occhio coperto e poi con entrambi gli occhi scoperti. L’oftalmologo verifica il restringimento della pupilla in risposta alla luce e come gli occhi seguono un oggetto in movimento. Può essere valutata la visione dei colori. Con una lampada a fessura, e cioè uno strumento che consente di esaminare l’occhio con un ingrandimento elevato, il medico misura infine la pressione intraoculare.

Quali esami si prescrivono per l’amaurosi?

L’esame oculistico approfondito svolto dallo specialista, in caso di amaurosi, rivelerà una macchia chiara dove il coagulo blocca l’arteria della retina.  Lo specialista può prescrive i seguenti esami:

  • ecografia o angiografia della carotide per controllare i coaguli o le placche. 
  • esami del sangue per controllare i livelli di colesterolo e la glicemia.
  • controllo del cuore, come l’elettrocardiogramma per controllarne l’attività elettrica.

La cura dell’amaurosi

La cura per l’amaurosi dipende dalle sue cause. Quando l’amaurosi viene causata da un coagulo o da una placca, lo scopo più importante è quello di prevenire un infarto. 

In questo caso bisogna:

  • evitare i cibi grassi e seguire una dieta povera;
  • non bere più di 1 o 2 bicchieri di bevande alcoliche al giorno;
  • fare sport regolarmente. Bastano 30 minuti al giorno se non si è sovrappeso, 60-90 minuti al giorno se sovrappeso;
  • smettere di fumare.

Bisognerebbe mantenere una pressione arteriosa tra i 120-130 su 80 mmHg. In caso di diabete o di infarto, il medico saprà consigliare il valore ottimale da raggiungere. Anche in caso di pressione alta, diabete, colesterolo alto o disturbi al cuore, è importante affidarsi al medico e seguire la sua terapia. Lo specialista potrà anche raccomandare di non seguire nessun trattamento, perché il paziente potrebbe avere solamente bisogno di visite regolari per controllare la salute del cuore e delle carotidi. 

Assumere dell’aspirina o della warfarina (Coumadin) o altre medicine che fluidificano il sangue e quindi diminuiscono il rischio d’infarto. Infine, se una grossa parte delle carotidi risulta bloccata, è necessario eseguire un intervento chirurgico chiamato endoarteriectomia per rimuovere l’ostruzione.

Azione tempestiva

Il disturbo che causa la perdita della vista deve essere trattato il più rapidamente possibile, anche se la terapia potrebbe non essere in grado di salvare o ripristinare la vista. Tuttavia, il trattamento tempestivo può ridurre il rischio che si verifichi lo stesso processo nell’altro occhio.