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Che cos’è la pressione oculare e perché va controllata

Sinonimi: ipertensione oculare

Dott. Gregorio Lo Giudice

Dott. Gregorio Lo Giudice

OCULISTICA
Specialista in oftalmologia

8 Novembre 2021 - Ultima modifica: 18 Novembre 2021

Prendersi cura dei propri occhi è importante tanto quanto farlo di altre parti del corpo, ma spesso sottovalutiamo le avvisaglie finché il disturbo non diventa insostenibile. Uno dei valori a cui si dovrebbe prestare attenzione e per cui sarebbe necessaria una visita oculistica con scadenze regolari è quello della pressione oculare che, in caso di alterazioni, potrebbe compromettere la vista.

INDICE

Che cos’è la pressione oculare

Anche gli occhi hanno una propria pressione, che scaturisce dall’equilibrio tra la secrezione di umor acqueo del colpo ciliare e il suo deflusso dall’occhio. In pratica gli occhi producono e drenano liquido, attività che permettono di mantenere la pressione intraoculare in un range accettabile. Qualora questo non accadesse e soprattutto in caso di ipertensione oculare, si potrebbe essere di fronte a patologie molto serie, come il glaucoma

Quali sono i valori normali della pressione intraoculare

La pressione degli occhi deve restare entro un range che va dai 10-12 mm di mercurio (mmHg) a un massimo di circa 21-22 mmHg. Una pressione che rientra in questi valori garantisce una vista corretta e un buon funzionamento degli occhi. Attenzione però: i valori del range vanno sempre interpretati in correlazione allo spessore corneale, e quindi sono validi per una cornea che misura 530 micron. Qualora ci si trovasse di fronte a uno spessore più elevato o, al contrario, più sottile, bisogna rivalutare il valore della pressione intraoculare adeguandolo alla cornea. Per questo è sempre utile affiancare alla misurazione della pressione degli occhi anche la pachimetria, cioè il test che valuta lo spessore della cornea.

La misurazione della pressione oculare è, quindi, una valutazione che tiene conto di più aspetti, proprio come accade per la pressione arteriosa.

Come si misura la pressione oculare

Misurare la pressione oculare regolarmente è importante per verificare la salute degli occhi ed è fondamentale nei casi in cui si manifestino problemi della vista improvvisi. La misurazione viene effettuata dal medico oculista tramite un esame chiamato tonometria, che si avvale di diversi tipi di tonometro:

  • tonometro a soffio, che non prevede nessun contatto con la cornea e produce un getto d’aria
  • tonometro ad applanazione, il più diffuso e preciso, che è formato da un cono posto a contatto con l’occhio che misura la resistenza della superficie oculare
  • tonometro a rimbalzo, che utilizza una piccola sonda che entra in contatto con la cornea

Qualora la tonometria rivelasse anomalie della pressione intraoculare, il medico potrebbe prescrivere altri esami per avere una conferma della diagnosi. In particolar modo, tra i test più frequenti utilizzati per confermare o meno la diagnosi ci sono: 

  • la gonioscopia, che analizza lo spazio tra l’iride e la cornea, dove si trovano i canali di deflusso dell’umor acqueo, captando se sono ostruiti, aperti, ridotti o totalmente chiusi
  • l’oftalmoscopia, che permette di esaminare il fondo oculare e quindi il nervo ottico proiettando sulla retina un fascio di luce attraverso la pupilla.

Pressione oculare alta 

L’ipertensione dell’occhio, cioè valori superiori, in media, ai 22 mmHg, è dovuta a un’alterazione della quantità dell’umor acqueo, il liquido trasparente posto all’interno della camera anteriore e di quella posteriore dell’occhio. Quando si è in presenza di una quantità di liquido eccessiva la pressione intraoculare sale. 

La pressione oculare alta può portare a danni al nervo ottico fino a portare a cecità, in particolare se associata a patologia glaucomatosa, come spesso avviene. 

Cause della pressione oculare alta

Le cause della pressione alta possono essere diverse, alcune collegate direttamente al funzionamento degli occhi, altre associate a fattori esterni. 

Tra le cause riconducibili agli occhi ci sono ovviamente un’eccessiva produzione di umor acqueo e un insufficiente drenaggio dello stesso, ma anche malattie oculari come la sindrome della pseudoesfoliazione, mentre tra i fattori esterni troviamo: 

  • forte stress e ansia
  • consumo di caffeina, alcol e droghe
  • fumo
  • traumi oculari
  • gravidanze difficili
  • sbalzi di pressione
  • diabete, ipertensione sanguigna e malattie cardiache
  • consumo eccessivo di carne rossa, zuccheri, sale
  • alcuni farmaci

I fattori esterni possono causare pressione intraoculare alta in maniera temporanea. In questi casi, l’ipertensione può essere risolta adottando abitudini diverse e uno stile di vita più sano. In altri casi, invece, bisogna tenerla sotto controllo per evitare l’insorgenza di patologie glaucomatose.

Sintomi della pressione oculare alta

Accorgersi di avere la pressione oculare alta è impossibile, perché non si manifestano segni evidenti di valori alterati almeno finché non insorgono gravi conseguenze come danni del nervo ottico e quindi glaucoma. Solo il medico oculista può valutare se la pressione degli occhi rientra nel range oppure no attraverso una visita oculistica accurata in cui misuri la pressione tramite tonometro. 

Glaucoma e ipertensione oculare

Il glaucoma è una patologia oculare che colpisce il nervo ottico e che compromette la vista, anche totalmente. Si tratta di una malattia progressiva, è la seconda causa di cecità in Italia ed è, nella maggioranza dei casi, dovuta proprio all’aumento della pressione intraoculare (in rari casi è congenita, dalla nascita). 

Come si cura la pressione oculare alta

Non esiste una cura vera e propria per l’ipertensione intraoculare, ma esistono dei colliri per evitare l’insorgenza di glaucoma o, qualora ci fosse già, tenerlo a bada. 

Si tratta di colliri ipotensivi che si basano su quattro molecole diverse e che hanno lo scopo di mantenere la pressione degli occhi all’interno del range considerato "normale". 

In alcuni casi, può essere valutato l’intervento chirurgico per ridurre la pressione oculare, come per esempio la trabeculectomia, che prevede l’asportazione di una parte di tessuto oculare esterno al fine di creare un piccolo condotto supplementare da cui far defluire l’umor acqueo.

Pressione oculare bassa

Non esiste soltanto la pressione oculare alta: in alcuni casi si può sviluppare ipotonia intraoculare, cioè quando i valori della pressione sono al di sotto del minimo considerato normale, quindi 10-12 mmHg (sempre tenendo conto delle specifiche del paziente e dello spessore corneo). 

La pressione oculare bassa è meno frequente ma va comunque tenuta sotto controllo. Può essere la conseguenza di un trauma o di complicazioni in seguito a un intervento chirurgico, ed è facilmente individuabile perché al di sotto dei 10 mmHg la vista inizia a diminuire notevolmente, anche se questo sintomo può variare a seconda del paziente e alcuni sono del tutto asintomatici anche con valori più bassi.

Pressione oculare e bambini

Esistono purtroppo casi di glaucoma congenito, in cui quindi la patologia è presente dalla nascita a causa dell’impossibilità di produrre e drenare correttamente l’umor acqueo da parte dell’occhio che determina costante aumento della pressione oculare. È importante quindi far controllare regolarmente la vista ai bambini tramite visita oculistica per individuare tempestivamente la patologia.

Quando far misurare la pressione oculare

Far misurare la pressione intraoculare è importante per tenere a bada eventuali valori elevati e frenare l’insorgenza di patologie glaucomatose. Considerato che ogni adulto dovrebbe sottoporsi a una visita oculistica con regolarità, anche in assenza di difetti refrattivi, è bene associare la visita a un controllo della pressione (che solitamente viene eseguito), in particolare quando si è in presenza di fattori di rischio che possono causare un aumento della pressione degli occhi

Dopo i 40 anni, poi, la pressione subisce un aumento naturale di circa 1 mmHg ogni dieci anni, perciò è ancora più importante farla misurare dopo quest’età.

La pressione oculare è uno dei parametri che si esaminano per valutare lo stato di salute degli occhi. È importante che i valori rientrino in un range tra i 10-12 e i 21-22 mmHg, perché in caso di ipertensione si potrebbe incappare in danni al nervo ottico e, di conseguenza, sviluppare una patologia glaucomatosa.