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Cistografia: l’esame radiologico della vescica e dell’uretra

Dott.ssa Vanessa Dionne

Dott.ssa Vanessa Dionne


Medico Chirurgo

4 Settembre 2020 - Ultima modifica: 4 Maggio 2021

Tramite la cistografia è possibile visualizzare il basso apparato escretore urinario (vescica ed uretra) e studiarne lo stato e la funzionalità.

La cistografia è un esame radiologico della vescica e dell’uretra che può essere eseguito quando viene effettuata l’urografia (esame radiologico con mezzo di contrasto che permette lo studio di reni, ureteri e vescica). La funzione della cistografia è quella di studiare la funzionalità e la morfologia delle basse vie urinarie (vescica e uretra), con radiografie eseguite dopo somministrazione di un mezzo di contrasto. Se quest'ultimo viene iniettato per via endovenosa si parla di cistografia diretta, se viene iniettato tramite catetere introdotto in uretra si parla di cistouretrografia minzionale retrograda. A prescindere dalla tecnica adottata, l'esame permette al radiologo di controllare il riempimento e lo svuotamento della vescica. Permette di individuare calcoli, diverticoli, neoplasie, malformazioni e disturbi della minzione, altrimenti non rilevabili con un esame radiologico senza mezzo di contrasto.

L’esame della cistografia dura in media 30 minuti e non ha controindicazioni particolari. Viene prescritto infatti se il medico sospetta un problema all’uretra o alla vescica.

Indice:

  1. Che cos’è la cistografia
  2. A cosa serve la cistografia
  3. Come si svolge la cistografia
  4. Come prepararsi alla cistografia

Che cos’è la cistografia?

La cistografia è un esame che permette di analizzare la funzionalità e la morfologia della vescica e dell’uretra, permettendo di localizzare tumori, polipi, calcoli oltre a eventuali malformazioni associate a reflusso vescico-ureterale, tramite delle radiografie effettuate con un mezzo di contrasto. Solitamente l’esame non è doloroso o pericoloso, ma solo leggermente fastidioso in fase di inserimento del catetere (soprattutto per gli uomini), non necessita di sedazione e non provoca particolari effetti collaterali.

La cistografia tuttavia è controindicata in caso di infezione urinaria e non viene eseguita in gravidanza. Inoltre, nel caso di allergie, il paziente deve avvertire il medico prima di sottoporsi all’esame. In tal caso, infatti, possono manifestarsi alcuni disturbi lievi (nausea e prurito) o moderati (vomito profuso, orticaria diffusa, edema facciale e broncospasmo) in seguito alla somministrazione del mezzo di contrasto.

A cosa serve la cistografia?

L'esame viene prescritto quando il medico deve indagare la presenza di alcune patologie dell’apparato escretore, fra le quali l’incontinenza urinaria (da sforzo, post-chirurgica o da urgenza), il reflusso vescico-ureterale, la presenza di diverticoli, polipi o carcinomi a livello della vescica e difficoltà di minzione non specificate. Negli uomini la cistografia è utile per approfondire i disturbi associati alle affezioni prostatiche, ovvero in caso di ritardi e difficoltà nell'espulsione dell'urina o un'incompleta evacuazione della vescica legati all’età (adenoma prostatico).

La cistografia prevede l’utilizzo di una minore quantità di radiazioni rispetto ad un esame TAC, che tuttavia rimane un esame più sensibile in caso di diagnosi dei tumori.

Come si svolge la cistografia?

La cistografia è un esame svolto dal radiologo: vengono introdotti circa 250cc. di mezzo di contrasto iodato attraverso un catetere posto in vescica da un infermiere. Terminato l’esame il catetere viene rimosso per eseguire ulteriori radiografie durante la minzione e l'operatore registra una serie di immagini (la quantità dipende da cosa il medico vuole indagare).

La cistografia, come già detto, può essere effettuata con due modalità di iniezione del mezzo di contrasto:

  • endovena, che offre una visione d’insieme delle vie urinarie e della funzionalità renale, i reni lo rilevano e lo eliminano per via urinaria;
  • tramite catetere introdotto nell’uretra (cistouretrografia minzionale retrograda) per opacizzarla insieme alla vescica.

Che venga utilizzata una tecnica piuttosto che l’altra. il medico radiologo esegue l'esame sotto guida radioscopica e procede con alcune radiografie prima e durante la somministrazione del mezzo di contrasto iodato. La vescica così si riempie di urina radiopaca e le immagini permettono di valutarne la morfologia.

In particolare, quando la vescica è piena, il radiologo scatta qualche radiogramma per individuare un possibile reflusso di urina, il medico toglie quindi la sonda e il radiologo procede con altri scatti mentre il paziente urina. Terminata la minzione, il radiologo acquisisce gli ultimi radiogrammi.

Come prepararsi alla cistografia?

La cistografia viene svolta solo su indicazione medica specialistica e previa impegnativa con quesito diagnostico.

La sera precedente l’esame e al risveglio della stessa mattina in cui viene svolto, il paziente deve eseguire un clistere di pulizia utilizzando i clisteri pronti per adulti da 120 cc. venduti in farmacia.

In casi selezionati, il giorno precedente l'esame può essere indicata una profilassi antibiotica da continuare, secondo le indicazioni mediche per 3-5 giorni dopo l'esame.

Unico effetto indesiderato che si può registrare è quello di una reazione di intolleranza allo iodio, evitabile con un trattamento antiallergico prescritto preventivamente ai pazienti sensibili. Per questo motivo è importante informare il medico di ogni eventuale problema medico e di salute in corso da parte del paziente.