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Tomografia a Coerenza Ottica (OCT)

Dott. Nicola Leuzzi

Dott. Nicola Leuzzi

OCULISTICA
Medico Chirurgo - Specialista in Oftalmologia

4 Settembre 2020 - Ultima modifica: 12 Marzo 2021

La Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) è un esame che consente di indagare lo stato di salute della retina e della cornea, effettuando una scansione molto dettagliata delle strutture che le compongono.

La Tomografia ottica computerizzata (OCT), è un esame diagnostico non invasivo che consente di ottenere una scansione della cornea e della retina. Si tratta di un test usato per la diagnosi e il follow-up di diverse patologie corneali e retiniche, ma anche per effettuare diagnosi preoperatorie e postoperatorie in caso di patologie oculari per le quali è stato prescritto dal medico un intervento chirurgico.

Indice:

  1. Tomografia a Coerenza Ottica (Oct): che cos’è?
  2. Quando e perché sottoporsi a questo esame?
  3. Tomografia a Coerenza Ottica (Oct): come si effettua?
  4. Tomografia a Coerenza Ottica (Oct): chi può sottoporsi a questo esame?

Tomografia a Coerenza Ottica (Oct): che cos’è?

La Tomografia ottica computerizzata, denominata OCT, è un esame che fornisce immagini ad alta risoluzione di scansioni a strati (dunque tomografiche) della cornea, della zona centrale della retina, detta macula, e della testa del nervo ottico, ossia la papilla. L’analisi computerizzata fornisce delle immagini con un’elevata risoluzione di scansioni a strati della cornea (tomografiche), della zona centrale della retina (macula) e della testa del nervo ottico (papilla). L’analisi computerizzata dei tessuti consente di ricostruire la struttura per dimensioni e volumi. L’OCT si basa su una particolare tecnica di misurazione ottica denominata interferometria a bassa coerenza. Il suo principio di funzionamento è simile a quello dell’ecografia, sfrutta infatti la riflessione di un fascio laser che non è nocivo.

Quando e perché sottoporsi a questo esame?

La Tomografia ottica computerizzata viene solitamente prescritta ai pazienti per cui esiste il sospetto di una malattia della cornea, del nervo ottico o della retina. L’OCT infatti consente di raccogliere informazioni preziose sulle alterazioni strutturali della retina, identificando con alta precisione il punto in cui si trovano. Inoltre, permette di misurare lo spessore dei tessuti e della cornea, una indicazione utile per la diagnosi e il follow-up di molte patologie.

La Tomografia ottica computerizzata viene prescritta per la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio di diverse malattie della retina e del nervo ottico come: la degenerazione maculare legata all’età, le occlusioni vascolari retiniche, le uveiti posteriori, la retinopatia diabetica, la corioretinopatia sierosa centrale acuta e cronica, varie forme di edema maculare, il foro maculare e le patologie dell’interfaccia vitreo-retinica, come le trazioni vitreo-retiniche, il pucker maculare, la retinoschisi foveale e il glaucoma.

Tomografia a Coerenza Ottica (Oct): come si effettua l'esame?

La Tomografia ottica computerizzata è un esame che non doloroso o invasivo, molto veloce. In media dura circa 15-20 minuti. Il paziente viene fatto sedere di fronte a uno strumento e dovrà fissare una mira luminosa, come indicato dall’operatore. Nel momento in cui viene messa a fuoco la struttura oculare che si deve analizzare inizia la scansione da parte del macchinario. Negli ultimi anni l’OCT viene realizzato con strumentazione sempre più avanzata in cui non è necessaria nemmeno la dilatazione della pupilla. In ogni caso prima di iniziare il test sarà necessaria una visita da parte dell’operatore medico sanitario per valutare le caratteristiche oculari e il tipo di patologia che si vuole analizzare.

Tomografia a Coerenza Ottica (Oct): chi può sottoporsi a questo esame?

L’OCT è un esame che può essere effettuato da tutti. Non esistono limiti d’età e il test viene consigliato in caso di una sospetta patologia retinica, corneale oppure del nervo ottico. La Tomografia ottica computerizzata risulta di più difficile esecuzione nei soggetti che presentano un’alta opacità dei mezzi diottrici oculari, alterazioni gravi del film lacrimale e assenza di fissazione, ma non presenta in generale alcuna controindicazione. Si tratta in ogni caso di un esame non invasivo, innocuo, non a contatto e molto affidabile.