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Lavaggio delle vie lacrimali: cos’è, quando fare l’esame e come si svolge la seduta

Dott. Nicola Leuzzi

Dott. Nicola Leuzzi

OCULISTICA
Medico Chirurgo - Specialista in Oftalmologia

4 Settembre 2020 - Ultima modifica: 11 Marzo 2021

Il lavaggio delle vie lacrimali è uno dei principali test diagnostici per esaminare i condotti lacrimali e verificare la presenza di eventuali ostruzioni. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

La tecnica del lavaggio delle vie lacrimali permette di esaminare i condotti lacrimali e individuare la presenza di un’ostruzione. In caso di problemi, come ad esempio un’ostruzione prolungata del canale lacrimale, le lacrime, invece di defluire normalmente nel naso, restano nell’occhio e in seguito fuoriescono dalle palpebre provocando nel paziente una lacrimazione eccessiva (epifora) con conseguente infiammazione.

Con il lavaggio non solo si analizza lo stato del canale, ma è anche possibile intervenire per riaprirlo. Nel caso in cui l’ostruzione non sia operata rapidamente possono insorgere problemi più gravi, ad esempio la proliferazione di batteri o infezioni, un ascesso del sacco lacrimale e il flemmone (una dispersione di materiale purulento).

Indice:

  1. Che cos’è?
  2. Quali sono i sintomi dell’ostruzione delle vie lacrimali
  3. Quando fare il lavaggio delle vie lacrimali?
  4. Come si svolge il lavaggio delle vie lacrimali?
  5. Il sondaggio delle vie lacrimali
  6. Preparazioni specifiche prima dell’esame?
  7. Risultati
  8. Controindicazioni ed effetti collaterali

Che cos’è il lavaggio delle vie lacrimali?

Il lavaggio delle vie lacrimali è una procedura diagnostica e in parte terapeutica che consente di valutare la presenza e/o la gravità di un’ostruzione delle vie lacrimali. Permette inoltre la pulizia, la detersione e se necessario la disinfezione del condotto lacrimale. Se è presente infatti un’ostruzione che impedisce il normale flusso delle lacrime, queste finiscono per fuoriuscire dal sacco lacrimale e dalle palpebre in maniera massiccia e incontrollata. Ciò, oltre a provocare fastidio, con il passare del tempo può portare a infezioni e irritazioni.

Alla tecnica del lavaggio delle vie lacrimali che consente di pulire il canale, può seguire poi il sondaggio, ossia un’operazione di tipo non invasivo che identifica con precisione la natura e la posizione del restringimento e viene impiegato per riaprire il condotto ostruito.

Quali sono i sintomi dell’ostruzione delle vie lacrimali?

Un sintomo piuttosto frequente nei bambini quanto negli adulti è la lacrimazione irregolare dell’occhio che, a causa del restringimento o della totale occlusione dei canali lacrimali, provoca una fuoriuscita incontrollata delle lacrime. In condizioni normali e quindi regolari, i condotti lacrimali raccolgono dal sacco congiuntivale le lacrime e le canalizzano verso le cavità nasali.

Nell’eventualità in cui dovessero verificarsi problemi come lacrimazione frequente o abbondante, in aggiunta ad irritazione e/o congiuntiviti ricorrenti, si raccomanda sempre di effettuare una visita oculistica approfondita per accertare la causa del problema, a cui potrebbe seguire un lavaggio delle vie lacrimali. Nel caso in cui vi siano problemi di restringimento o occlusione dei canali lacrimali, il fisiologico deflusso delle lacrime è impedito. In queste circostanze infatti le lacrime finiscono per fuoriuscire dalle palpebre e dal sacco congiuntivale scivolando sulle guance e provocando infiammazioni e infezioni ricorrenti della congiuntiva.

Successivamente al lavaggio delle vie lacrimali, se dall’esame svolto emergono segnali di patologie in corso, è possibile che il medico proceda con un intervento chirurgico di tipo non invasivo, il sondaggio, che ha lo scopo di rendere regolare il deflusso delle lacrime aprendo nuovamente il dotto ostruito.

Quando fare il lavaggio delle vie lacrimali?

Il condotto lacrimale conduce le lacrime dagli occhi al naso, facendole defluire poi all’interno della gola. In particolari situazioni esso può subire un restringimento o una totale occlusione: l’ostruzione è la patologia più frequente delle vie lacrimali, e può essere sviluppata con il passare degli anni a causa di patologie come infiammazioni del sacco lacrimale, o più raramente può essere congenita. Nei bambini, la stenosi (restringimento) della via lacrimale congenita può essere trattata in maniera conservativa nei primi mesi di vita mediante massaggio del sacco lacrimale, oppure laddove non dovesse risolversi, procedendo all’esame delle vie lacrimali.

È opportuno contattare il medico per effettuare questo tipo di accertamento quando gli occhi lacrimano frequentemente senza ragione apparente, provocando infiammazione, bruciori o gonfiori. L’esame viene eseguito quando vi è un’eccessiva fuoriuscita di lacrime dagli occhi (epifora) o un’infezione del sacco lacrimale (dacriocistite). L’irregolare deflusso delle lacrime provoca, infatti, una lacrimazione persistente che a causa del ristagno del liquido può portare a un’infezione delle vie lacrimali.

Se si riscontrano problematiche simili è sempre consigliato fare una visita oculistica approfondita di controllo ed effettuare successivamente, se necessario, le operazioni di lavaggio delle vie lacrimali per valutare ulteriori anomalie. Inoltre, bisogna contattare uno specialista al più presto se all’anomala produzione di lacrime si accompagnano altri disturbi, come: visione ridotta, gonfiore intorno al naso o ai seni paranasali, secrezioni, cute arrossata e indurita al di sopra del sacco lacrimale, dolore e sanguinamento intorno agli occhi.

Come si svolge il lavaggio delle vie lacrimali?

Durante il controllo delle vie lacrimali, il medico specialista utilizza innanzitutto delle gocce di collirio anestetico; introduce poi una cannula nel condotto lacrimale superiore o inferiore e fa un’iniezione di una soluzione fisiologica sterile, attraverso una siringa con ago dalla punta smussata. Nel caso in cui non vi siano occlusioni, il liquido fluisce rapidamente fino in gola scorrendo attraverso il naso; se questa operazione ha successo quindi il paziente avvertirà in gola l’arrivo del liquido.

In aggiunta durante questo test, per mostrare il deflusso del liquido attraverso il naso, viene utilizzato un colorante a base di fluoresceina, che permette di evidenziare il passaggio.
L'esame esamina in primo luogo il generale stato di salute del canale, stabilisce la gravità del problema riscontrato, e permette di intervenire direttamente tentando di ripulire e liberare il passaggio.

Il sondaggio delle vie lacrimali

Successivamente al lavaggio delle vie lacrimali, se dall’esame svolto appare chiara la presenza di un problema, segue un intervento chirurgico di tipo non invasivo, il sondaggio; esso ha lo scopo di rendere regolare il deflusso delle lacrime aprendo nuovamente il dotto ostruito.

Entrambe le operazioni sono di semplice entità e non necessitano di alcun tipo di degenza, essendo non invasive. Possono infatti essere svolte in day hospital, rimanendo in ospedale solo il tempo necessario per i trattamenti, oppure in regime ambulatoriale. L’operazione si conclude solitamente nel giro di circa 30 minuti.

Per quanto riguarda il sondaggio lacrimale, essendo un’operazione di microchirurgia essa viene eseguita sotto un’anestesia generale nei bambini o anestesia locale negli adulti. L’intervento si svolge inserendo un sondino dotati di elettrobisturi nei punti lacrimali, in direzione del naso e se durante il passaggio la sonda rileva ostruzioni le rimuove immediatamente. Al termine dell’operazione si effettua un’irrigazione in due passaggi, la prima con del colorante e successivamente una con soluzione salina per accertare il corretto funzionamento del canale.

Preparazioni specifiche prima dell’esame

Al paziente che si appresta a sottoporsi all’intervento non sono richieste preparazioni specifiche. In casi particolari, come nel caso di terapie farmaceutiche che possono interferire con l'esame, è consigliabile rivolgersi al proprio medico specialista per una temporanea sostituzione dei farmaci.

Risultati

Il lavaggio delle vie lacrimali e il successivo sondaggio consentono di verificare patologie come l’ostruzione di canali lacrimali o altri problemi connessi ai dotti lacrimali, ad esempio la dacriocistite. Per pazienti in età infantile il sondaggio delle vie lacrimali permette di accertare anche l’eventuale mancato sviluppo dei canali; diagnosticando per tempo il problema è possibile prescrivere analisi aggiuntive o interventi mirati per avviare tempestivamente una terapia che abbia il fine di scongiurare lo sviluppo di infezioni o ascessi del sacco lacrimale.

L’esame del lavaggio delle vie lacrimali può dare diversi risultati: in base all'entità dell’occlusione infatti si può parlare di ostruzione totale o parziale; in entrambi i casi è previsto uno specifico trattamento che consente la pulizia e la riapertura del condotto lacrimale con conseguente disinfezione.

L’operazione di sondaggio invece, a seconda della resistenza incontrata dalla sonda durante il suo passaggio attraverso i condotti lacrimali, permette di individuare con precisione il luogo e il tipo di occlusione presente nei canali. Questa operazione viene eseguita anche sui bambini affetti da patologie come la stenosi congenita, un restringimento dei dotti che provoca un’ostruzione delle vie lacrimali.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Entrambe le operazioni sono di semplice esecuzione, non necessitano di alcun tipo di degenza e non sono invasive per il paziente. Tuttavia in di rado possono presentarsi alcuni effetti collaterali come lievi ematomi, che in pochi giorni si riassorbono autonomamente. Pur non essendovi particolari controindicazioni il medico saprà dare informazioni ulteriori riguardo il caso specifico di ogni particolare paziente prima di effettuare l’operazione. Inoltre nell’eventualità in cui le vie lacrimali fossero libere e quindi non ostruite, la causa dell’eccessiva ed anomala produzione di lacrime dev’essere ricercata altrove con la prescrizione di ulteriori accertamenti.