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Cistite cronica

Dott. Nicola Pugliese

Dott. Nicola Pugliese


Medico Chirurgo

18 Dicembre 2020 - Ultima modifica: 27 Giugno 2021

Indice:

  1. Introduzione
  2. Cistite cronica: che cos’è
  3. I sintomi
  4. Le cause
  5. La terapia

Introduzione

La cistite consiste in una infiammazione molto fastidiosa della mucosa vescicale e si accompagna alla necessità continua di urinare, talvolta con dolore durante la minzione. La patologia spesso si risolve in un singolo episodio, se però non viene curata nel modo giusto può ripresentarsi e diventare cronica.

Cistite cronica: che cos’è?

Si parla di cistite cronica (o ricorrente) in caso di comparsa di tre o più episodi di cistite nel corso di un anno. La cistite è considerata come una reinfezione quando viene causata da un batterio differente da quello che aveva causato l’episodio precedente oppure dallo stesso batterio, ma dopo una urinocoltura negativa oppure dopo un intervallo di tempo di due settimane fra i due episodi. Viene invece considerata come persistenza nel caso in cui, nonostante la terapia, la patologia continui a essere presente.

Cistite cronica: i sintomi

I sintomi della cistite cronica sono simili a quelli della cistite, ma più persistenti. Chi ne soffre avverte il bisogno urgente e frequente di urinare oltre alla sensazione di un peso sulla vescica. Il bruciore vescicale è costante e aumenta durante la minzione. La cistite cronica causa dolore intenso anche all’uretra e può rendere dolorosi i rapporti sessuali. A volte può manifestarsi con comparsa di sangue nelle urine. Meno frequente è la febbre.  

Cistite cronica: le cause

In condizioni normali la vescica presenta una forte resistenza alle infezioni e l’urina contenuta in essa è sterile. Determinate condizioni però possono rendere l’organismo più sensibile e meno preparato a contrastare l’aggressione dei batteri. I microrganismi possono raggiungere la vescica dall’uretra. La cistite cronica si presenta con maggiore frequenza nei soggetti che hanno un sistema immunitario debilitato a causa di dieta irregolare, stress eccessivo o terapie antibiotiche prolungate.  Sono predisposti i pazienti che hanno malformazioni all’apparato urinario, che utilizzano il catetere e hanno calcoli o tumori della vescica. Inoltre, questa patologia è riconducibile anche al diabete, la presenza del glucosio nelle urine, infatti, favorisce la proliferazione batterica.

Costituiscono fattori di rischio anche l’atrofia vaginale da carenza estrogenica, l’incontinenza urinaria, il prolasso vescicale, la disbiosi intestinale.

Cistite cronica: la terapia

La cistite cronica va affrontata con una terapia mirata che prevede l’assunzione di farmaci antidolorifici, per ridurre la contrazione della muscolatura, e farmaci antibiotici per eliminare il batterio causa dell’infezione. Per contrastare la patologia è importante che il paziente segua alcune regole generali. Per prima cosa si consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, per diluire la carica batterica, e di seguire alcune norme igienico-comportamentali che consentono di accelerare la guarigione.