PB Salute Logo

Tac total body: a cosa serve e quando farla

Dott.ssa Eleonora Gaspari

Dott.ssa Eleonora Gaspari

RADIOLOGIA
Medico chirurgo specialista in radiologia

5 Marzo 2022 - Ultima modifica: 28 Marzo 2022

La tac total body è un esame non invasivo utile per analizzare tutto il corpo.

Gli esami che forniscono informazioni dettagliate su alcune sezioni anatomiche sono particolarmente utili quando si indaga l’origine di un determinato problema. Quando però è difficile risalire alla fonte del disturbo, può essere utile effettuare un esame completo come la tac total body

INDICE

Che cos’è

Per tac total body si intende un esame diagnostico di radiologia, che sfrutta quindi i raggi X, per indagare tutte le parti del corpo. Si tratta di un esame veloce e non invasivo, con cui è possibile analizzare cranio, polmoni, mediastino, addome, pelvi, cuore e tutto il sistema vascolare. È utilizzata soprattutto a scopo diagnostico. 

La tomografia assiale computerizzata

L’acronimo tac sta per tomografia assiale computerizzata, c’è una metodologia diagnostica che permette di acquisire immagini sfruttando le radiazioni (raggi X). Un tempo questa acquisizione avveniva su un piano assiale, cioè il macchinario scansionava il corpo in “fette” perpendicolari. Oggi invece si parla di semplice tomografia computerizzata perché il gantry, il grosso anello che circonda il paziente sul lettino, gira scansionando interamente il corpo e inviando le informazioni al computer, che le trasforma in immagini tridimensionali dettagliate.

A cosa serve

Come dicevamo, la tac total body ha il pregio di scansionare tutto il corpo e la sua anatomia interna. Risulta quindi particolarmente utile per esaminare: 

  • organi e vasi sanguigni del torace, come cuore, polmoni e aorta (e sue ramificazioni)
  • organi e vasi sanguigni addominali, come stomaco, pancreas, fegato, intestino, aorta addominale (e ramificazioni) e linfonodi
  • organi e vasi sanguigni delle pelvi, come intestino, vescica e uretere, tube di Falloppio, ovaie, utero e prostata

Quali patologie si vedono con la total body tac

Proprio perché capace di fornire immagini tridimensionali e dettagliate di tutto il corpo, la tac total body è utilizzata in particolare in ambito diagnostico per individuare patologie in maniera precoce. 

Nel caso del torace, per esempio può essere utile per diagnosticare in particolare il tumore ai polmoni o per individuare le coronaropatie, cioè il restringimento o l’ostruzione delle arterie coronarie. Questo esame serve anche a valutare aneurismi dell’aorta o trombi venosi, può evidenziare placche all’interno dei vasi del collo all’altezza delle arterie carotidi.

A livello addominale, la tac a tutto il corpo serve a:  

  • diagnosticare tumori a stomaco, fegato, pancreas, colecisti, milza, reni e surreni
  • evidenziare la presenza di calcoli renali, linfonodi ingrossati, milza ingrossata, fegato grasso (steatosico) o masse addominali

Scendendo invece nella zona pelvica, effettuare una tac total body permette di vedere: 

  • patologie della vescica, siano esse tumori o papillomi
  • formazioni tumorali all’apparato genitale femminile (utero, ovaie e tube di Falloppio) e maschile (prostata)

Più in generale, è da preferire ogni qualvolta non si conosca l’origine dei disturbi che colpiscono il paziente. Può evidenziare infatti metastasi agli organi o alle ossa, ma anche individuare con precisione la localizzazione degli aneurismi, siano essi dell’aorta, cerebrali o addominali. È utile anche nel trattamento dei pazienti oncologici, quando si vogliono esaminare gli effetti di terapie come chemio o radio. Inoltre, la tac total body, a differenza di altri esami, permette di individuare eventuali lesioni occasionali, cioè formazioni benigne come cisti o angiomi.

Questa può essere usata anche in altri ambiti, per esempio in caso di traumi multipli agli organi di torace, addome e pelvi. 

Tac total body con mezzo di contrasto

Molto spesso, la tomografia computerizzata total body viene effettuata utilizzando un mezzo di contrasto, cioè un liquido che, iniettato in vena poco prima dell’acquisizione delle immagini, serve a ottenere immagini ancora più chiare dei tessuti molli e in particolare dei vasi sanguigni e degli organi. È necessaria, quindi, quando si vuole esaminare a fondo la circolazione sanguigna e la vascolarizzazione di organi e tessuti. 

La tac con mezzo di contrasto è sconsigliata a chi soffre di diabete, ai soggetti allergici, alle donne incinte e agli obesi.

Prepararsi a questo esame

La preparazione per sottoporsi alla tac total body cambia se questa viene effettuata con mezzo di contrasto oppure no. Innanzitutto, bisogna informare il medico di eventuali condizioni che potrebbero sconsigliare questo tipo di test: 

  • assunzione di farmaci
  • malattie cardiache
  • diabete
  • asma
  • mieloma
  • malattie della tiroide
  • in caso di allergia, soprattutto quella allo Iodio (usato per il mezzo di contrasto)
  • malattie renali croniche come l’insufficienza renale
  • gravidanza accertata o sospetta

Dopo aver verificato lo stato di salute del paziente, il medico può prescrivere la tac total body con o senza mezzo di contrasto. Qualora si utilizzasse, è necessario recarsi all’esame a digiuno da almeno 6-8 ore. Possono essere inoltre utili degli esami del sangue, in particolare glicemia e creatinemia

Se invece non è previsto l’uso del liquido iodato, ci si può sottoporre alla tac senza preparazione. 

Come si svolge

Solitamente, il paziente che effettua la tac risponde prima a un questionario su richiesta del medico radiologo. Prima di sdraiarsi sul lettino, si spoglia di eventuali gioielli, piercing e altri oggetti, mentre solitamente può restare coi propri vestiti (altre volte viene fatto cambiare per indossare un camice). 

Dopodiché gli vengono misurate pressione arteriosa e temperatura e gli viene illustrata la procedura: è importante, infatti, che il paziente resti immobile durante tutta la durata della tac per permettere un’ottimale acquisizione delle immagini. 

Infine, prima di iniziare l’esame, se previsto viene iniettato per via endovenosa il liquido di contrasto. A questo punto il gantry, il macchinario circolare che “avvolge” il lettino, può iniziare a fotografare il corpo del paziente e a trasmettere le immagini tridimensionali sul computer sfruttando le radiazioni ionizzanti. 

Una volta terminata l’acquisizione delle immagini - dopo circa dieci minuti - il paziente può alzarsi dal lettino e tornare alle sue normali attività dopo un breve periodo di osservazione se ha ricevuto la soluzione iodata.

I risultati

Tranne nei casi di urgenza evidenziata dal medico che ha prescritto la tac o quando questa viene effettuata in pazienti in condizioni gravi, i risultati della tac sono solitamente pronti dopo qualche giorno, cioè quando il medico radiologo li avrà esaminati. Una volta ottenuto il referto, sarà necessario recarsi dallo specialista che ha prescritto l’esame perché possa a sua volta interpretarli, anche in associazione con altri test e analisi effettuati. 

La tac total body è un esame di diagnostica per immagini non invasivo e indolore che sfrutta le radiazioni ionizzanti per riprodurre al computer organi, tessuti e vasi sanguigni di tutto il corpo. È particolarmente utile per diagnosticare tumori, aneurismi, ingrossamenti o ancora per individuare metastasi o esaminare il corpo dopo traumi multipli.