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Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo

Dott. Federico Beretta

Dott. Federico Beretta


Medico Chirurgo

31 Ottobre 2020 - Ultima modifica: 17 Marzo 2021

Esame diagnostico atto a verificare l’assenza di eventuali placche a livello delle arterie carotidi e vertebrali.

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA) – anche detto ecocolordoppler carotideo o dei vasi epiaortici – è un esame diagnostico indolore e assolutamente non invasivo che consente di monitorare la circolazione ematica arteriosa che – attraverso le arterie carotidi e vertebrali – si dirige verso il cervello.

Viene generalmente prescritto per escludere la presenza di placche (o ateromi) nei vasi sanguigni che convogliano il sangue ossigenato al cervello in pazienti predisposti o a rischio. La presenza di queste placche, se rilevata, è una condizione clinica che deve essere valutata ed, eventualmente, trattata tempestivamente per scongiurare l’insorgenza di ictus ischemici.

Secondo le stime (fonte: Conoscere l’Ictus, A.L.I.Ce Italia Onlus), in Italia si contano circa 200.000 casi di ictus all’anno, l’80% sono nuovi episodi e ben il 20% riguardano persone già colpite in precedenza.

In Italia, l’ictus è la terza causa di morte in Italia e rappresenta la principale causa d’invalidità. Per questo motivo la prevenzione è fondamentale: soltanto tenendo costantemente monitorata la situazione clinica, sarà possibile intervenire in tempo evitando il rischio di morte o di invalidità permanente.

Indice:

  1. Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo: in cosa consiste
  2. Chi deve farlo e quando
  3. Come si svolge, preparazione necessaria e controindicazioni

Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo: in cosa consiste e perché è importante?

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici condotto a riposo – come precedentemente accennato – è un esame diagnostico che consente di rilevare direzione e intensità del flusso sanguigno arterioso che convoglia il sangue carico di ossigeno verso il cervello tramite le arterie carotidi e vertebrali. L’esame valuta la pervietà del lume del vaso, la struttura più o meno ispessita delle pareti e l’eventuale presenza di una o più stenosi, ovvero un punto in cui l’arteria, ridotta di calibro, consente il passaggio di una quantità di sangue minore rispetto al normale.

Una stenosi a livello di questi vasi è, in genere, causata dalla presenza di placche. Queste, partendo dalla parete, accrescono in dimensione causando un restringimento (stenosi) e una conseguente diminuzione del flusso. Le placche possono essere formazioni di calcio, grasso o miste e il loro sviluppo e la loro evoluzione sono accelerati da uno stile di vita poco sano: fumo, diabete, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia ed età. Dalla placca possono staccarsi agglomerati di materiale di diversa natura che possono incunearsi in un vaso a valle, ostruendo il flusso sanguigno.

Chi deve fare l'ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo e quando?

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo è il miglior metodo di diagnosi di queste malattie dell'apparato cardiovascolare in soggetti sintomatici ed asintomatici. L’esame verrà richiesto dal medico competente ai pazienti che presentino un quadro clinico rilevante o fattori di rischio specifici, quali: diabete, fumo, ipertensione arteriosa o alterazioni del profilo lipidico. L’esame consente di escludere eventuali stenosi e di trattarle adeguatamente prima che sviluppino ictus ischemici o TIA (attacco ischemico transitorio).

Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo: come si svolge, preparazione necessaria ed esistono controindicazioni?

Per effettuare l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici a riposo non occorre alcun tipo di particolare preparazione, neanche il digiuno. È un esame piuttosto semplice e veloce, realizzabile in 10/15 minuti, non invasivo, indolore e completamente privo di rischi e controindicazioni.

Nel concreto, questo esame è un esame ecografico: il paziente viene fatto stendere su un lettino e il distretto da esaminare viene cosparso con un gel e, tramite l’utilizzo di una sonda, viene esaminata. Le immagini verranno restituite a colori, con uno spettro che va dal rosso al blu, su uno schermo e serviranno allo specialista per formulare una corretta diagnosi.