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Ecocolordoppler: quando è consigliato e in cosa consiste

Dott.ssa Vanessa Dionne

Dott.ssa Vanessa Dionne


Medico Chirurgo

4 Settembre 2020 - Ultima modifica: 1 Aprile 2021

L’ecocolordoppler viene impiegato nella valutazione delle patologie cardiovascolari, e consente di individuare tempestivamente la presenza di aterosclerosi.

L’ecocolordoppler è un esame indolore e non invasivo che consente di studiare il flusso ematico all’interno dei principali vasi sanguigni.

Di fondamentale importanza per la valutazione delle patologie cardiovascolari (aneurismi, trombosi, insufficienze venose, stenosi arteriose e venose), consente anche di individuare tempestivamente le lesioni arteriosclerotiche.

Indice:

  1. Ecocolordoppler: quando viene prescritto e come si svolge
  2. Ecocolordoppler: le tipologie
  3. Ecocolordoppler: preparazione

Ecocolordoppler: quando viene prescritto e come si svolge?

L’ecocolordoppler dovrebbe essere effettuato per la prima volta intorno ai 50 anni, qualora si fosse in presenza di fattori di rischio (diabete, ipertensione arteriosa, colesterolo alto); sulla base dei suoi risultati, sarà poi il medico a stabilire con che cadenza ripetere l’esame. È dunque prevalentemente uno strumento preventivo, impiegato per valutare lo stato di salute di vene e arterie in quei soggetti che - per stile di vita e patologie - sono più predisposti a soffrire di malattie cardiovascolari.

Di breve durata (20 minuti circa), l’ecocolordoppler sfrutta onde sonore la cui frequenza è di circa 20 kHz superiore a quella del suono. Il suo nome deriva dal fenomeno fisico di funzionamento su cui si basa, l’effetto Doppler, che un fisico austriaco scoprì nel 1845 studiando le modificazioni del suono in riferimento alla velocità. In medicina, l’effetto Doppler è impiegato dagli anni Sessanta del Novecento: fu in quel decennio, che si cominciò ad utilizzare il doppler ad onda continua per lo studio della velocità e della direzione del flusso sanguigno nei vasi.

L’ecocolordoppler fornisce immagini a colori dei principali vasi sanguigni: le arterie (rosse), che portano sangue ricco di ossigeno dal cuore ai tessuti, e le vene (blu), che trasportano il cuore povero di ossigeno dai tessuti al cuore. Grazie a questa speciale ecografia, il medico riesce a visualizzare e a valutare in tempo reale la velocità e la direzione del sangue all’interno dei vasi, così da verificare con precisione la presenza di anomalie anche minime.

Sulla pelle del paziente viene applicato un gel per lo scorrimento della sonda: questa, appoggiata sulla parte da esaminare, rimanda le immagini sullo schermo collegato. Il medico potrà così individuare senza necessità di ulteriori approfondimenti l’esistenza a livello vascolare di ostruzioni (trombi), restringimenti (stenosi) e indurimento e perdita di elasticità (placche aterosclerotiche) che - pur non dando sintomi al paziente - possono essere molto pericolose per la sua salute.

Ecocolordoppler: le tipologie

L’ecocolordoppler serve a studiare vene e arterie di numerosi distretti. In particolare, è possibile effettuare:

  • l’ecocolordoppler delle arterie carotidee
  • l’ecocolordoppler del cuore
  • l’ecocolordoppler degli arti inferiori
  • l'ecocolordoppler della ghiandola tiroidea
  • l'ecocolordoppler del testicolo

Ecocolordoppler delle arterie carotidee. Si concentra sulle arterie che, decorrendo ai lati del collo, portano sangue al cervello. Durante l’esame è possibile evidenziare la presenza di stenosi e di placche ateromatose: le prime riducono la quantità di sangue che arriva al cervello, le seconde possano ostruire le arterie oppure rilasciare piccoli frammenti che - giungendo al cervello - potrebbero causare ictus cerebrali o attacchi ischemici transitori.

Ecocolordoppler del cuore. Consente di valutare la struttura del cuore, studiandone il flusso sanguigno, la morfologia delle valvole cardiache e delle quattro camere di cui si compone. È consigliato in chi soffre di ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, dispnea, endocardite infettiva, aterosclerosi, soffi cardiaci.

Ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti inferiori. Analizza i vasi sanguigni delle gambe, per valutare il corretto andamento del flusso sanguigno. L’esame è consigliato alle persone che soffrono di insufficienza o di incontinenza venosa, trombosi, stenosi, aneurismi.

Ecocolordoppler della ghiandola tiroidea. Studia la vascolarizzazione del tessuto ghiandolare per una diagnosi precoce di malattie autoimmuni e infiammatorie (tiroiditi) o di patologie neoplastiche, in quanto capace di rilevare - tra le diverse anomalie - i noduli tiroidei.

Ecocolordoppler del testicolo. Indicato in caso di sospetta dilatazione dei vasi sanguigni (varicocele).

Ecocolordoppler: preparazione

L’ecocolordoppler non richiede una preparazione particolare. Solo in caso di ecocolordoppler dell’addome è necessario essere a digiuno poiché, trovandosi vicini all’intestino, i vasi addominali potrebbero non vedersi bene in caso questo sia pieno. Indolore e privo di controindicazioni, l’esame si svolge con il paziente steso sul lettino: la zona da esaminare viene cosparsa di un gel denso, su cui la sonda scorre. Nessun fastidio viene avvertito dalla persona.