PB Salute Logo

Ecocardiogramma: cos’è, a cosa serve e quando effettuare questo esame

Dott.ssa Vanessa Dionne

Dott.ssa Vanessa Dionne


Medico Chirurgo

4 Settembre 2020 - Ultima modifica: 29 Dicembre 2022

L’ecocardiogramma è un esame che permette di ottenere un'ecografia del cuore, utile per la diagnosi di malattie cardiache, difetti congeniti ed insufficienze

Un ecocardiogramma, o ecocardiografia, è un esame diagnostico che consiste in un'ecografia del cuore. Si tratta di una procedura innocua e poca invasiva che, grazie ad una sonda a ultrasuoni, consente di verificare lo stato di specifiche aree del cuore e del flusso di sangue all'interno delle cavità cardiache.

Si ricorre all'ecocardiogramma per la diagnosi di malattie cardiache come danni al miocardio, difetti congeniti, insufficienza cardiaca, valvulopatie ed endocarditi.

Esistono tre tipi diversi di ecocardio:

  • ecocardiogramma transtoracico
  • ecocardiogramma transesofageo
  • ecocardiogramma color-Doppler

Indice:

  1. Cos'è l'ecocardiogramma e come si effettua
  2. Quando effettuare un ecocardiogramma
  3. Risultati

Cos'è l'ecocardiogramma e come si effettua?

Durante un ecocardiogramma il paziente viene sottoposto ad una ecografia che ha lo scopo di visualizzare il muscolo cardiacoe valutarne la morfologia, lo spessore delle pareti, la motilità e la contrattilità del cuore, le valvole cardiache nonché i vasi sanguigni ad esso associati e la circolazione sanguigna all'interno delle cavità cardiache. L'esame viene condotto tramite un ecografo, ossia una sonda a ultrasuoni collegata ad uno schermo che, quando appoggiata al corpo, permette di visualizzare gli organi e i tessuti dell'area esaminata.

Esistono tre diversi tipi di ecocardiogramma e le metodologie procedurali presentano alcune differenze a seconda della tecnica utilizzata:

  1. Ecocardiogramma transtoracico: detto anche ecocardiografia è la procedura standard e più praticata. Durante l'esame il paziente viene fatto stendere supino e a torso scoperto su un apposito lettino, dopodiché il cardiologo procede ad applicare alcuni elettrodi in punti strategici del torace; a questo punto, dopo aver spalmato nell'area interessata il gel ecografico, adagia la sonda a ultrasuoni sul cuore e lo schermo registra i movimenti cardiaci. A seconda della finalità dell'accertamento è possibile ricorrere ad un ecocardiogramma da sforzo, per valutare il comportamento del muscolo cardiaco prima e dopo l'attività fisica, o per valutare gli effetti dell'assunzione di particolari farmaci.
  2. Ecocardiogramma transesofageo: si tratta di una tecnica più invasiva ma che permette di ottenere immagini più precise del cuore e dei vasi circostanti. Durante l'esame il paziente viene sottoposto ad un'anestesia locale della gola tramite un apposito gel o spray, dopodiché il cardiologo inserisce nell'esofago un endoscopio munito di sonda a ultrasuoni.
  3. Ecocardiogramma color-Doppler: eseguibile sia in modalità transtoracica che transesofagea, permette di visualizzare il flusso sanguigno all'interno del cuore e dei vasi ad esso associati. Sullo schermo, la tecnologia color-doppler permette di distinguere con una diversa colorazione la direzione del flusso sanguigno attraverso le cavità toraciche.

Quando effettuare un ecocardiogramma?

L'ecocardiogramma fornisce informazioni preziose circa lo stato di salute del cuore, in particolare è possibile individuare e localizzare importanti alterazioni nella motilità delle regioni del muscolo cardiaco. In genere i medici prescrivono un’ecocardiografia quando la sintomatologia del paziente fa supporre una malattia cardiaca. Si tratta di un esame del tutto sicuro e non doloroso, che non comporta rischi per il paziente e che pertanto può essere eseguito da soggetti di tutte le età e può essere ripetuto più volte.

Nello specifico un ecocardiogramma consente di diagnosticare:

  • Danni al miocardio provocati da infarti o ischemie; in più l'ecocardiografia consente di individuare l'esatta sede infartuatae l'estensione dei danni, così da monitorarne le alterazioni nel corso del tempo.
  • Difetti congeniti del cuore; attualmente grazie ad una nuova tecnica detta ecocardiogramma transaddominaleè possibile effettuare un’ecocardiografia già dalle prime settimane di vita del feto per individuarne eventuali malformazioni da correggere con interventi dopo il parto.
  • Insufficienza cardiaca, quando il cuore non pompa adeguatamente il sangue verso i vari organi e tessuti del corpo.
  • Cardiopatie, come la valvulopatia, ossia alterazioni funzionali o strutturali delle valvole cardiache, oppure cardiomiopatie, ossia condizioni che comportano una riduzione della contrattilità del cuore.
  • Endocarditi dovute ad infezioni generalmente di origine batterica che comportano un'infiammazione dell'endocardio (ossia il rivestimento del miocardio) e delle valvole del cuore.

Risultati

L'ecocardiogramma è un esame ambulatoriale della durata media di circa un'ora, per cui generalmente al termine della procedura il paziente può tornare autonomamente a casa. I risultati di solito sono disponibili dopo qualche giorno, tuttavia alcuni studi cardiologici e centri ospedalieri possono fornire i risultati anche subito dopo il test. Al ritiro del referto coincide un colloquio tra paziente e cardiologo per esaminare i risultati emersi e valutare gli eventuali accertamenti da eseguire o la terapia più adeguata a trattare la condizione.