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Breath test al lattulosio: a cosa serve e quando farlo

Dott. Alberto Tittobello

Dott. Alberto Tittobello

GASTROENTEROLOGIA
Medico chirurgo specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

2 Febbraio 2022

Il breath test al lattulosio, chiamato anche test del respiro serve per diagnosticare la sindrome da contaminazione batterica del piccolo intestino.

Il breath test al lattulosio, chiamato anche test del respiro, è un esame diagnostico semplice e non invasivo, che si effettua mediante l’analisi di campioni di aria espirata allo scopo di misurare il tempo di transito oro-ciecale e di diagnosticare la sindrome da contaminazione batterica del piccolo intestino.

Lo stomaco e il primo tratto dell’intestino (duodeno) sono i tratti del tubo digerente maggiormente interessati dai processi digestivi, mentre l’assorbimento dei nutrienti è invece massimo a livello dei tratti intermedi dell’intestino tenue (digiuno e ileo), mentre a livello del colon (intestino crasso) si assiste principalmente all’assorbimento di acqua ed elettroliti. In quest’ultimo tratto dell’apparato digestivo è presente una ricca flora microbica saprofita e simbiotica, che vive metabolizzando le sostanze non digerite o comunque non assorbite a livello intestinale. 

La fermentazione di tali sostanze dà origine a gas come idrogeno, metano e anidride carbonica, in parte espulsi attraverso le flatulenze e in parte riassorbiti dalla mucosa del colon e veicolati dal sangue fino ai polmoni, dove vengono allontanati con la respirazione. Quando una quantità eccessiva di nutrienti mal digeriti arriva nel colon, la produzione di gas intestinali diviene imponente, e il soggetto lamenta meteorismo, distensione addominale, crampi alla pancia e flatulenza; inoltre, questi nutrienti richiamano acqua nel lume intestinale per ragioni osmotiche, scatenando diarrea e amplificando i disturbi gastrointestinali.

Breath test al lattulosio e flora microbica

Se la flora microbica normalmente presente nel crasso prolifera a dismisura, insediandosi anche nei tratti terminali dell’intestino tenue, l’assorbimento dei nutrienti viene compromesso, mentre aumenta la quota di gas intestinali con amplificazione dei sintomi sopraccitati. In queste condizioni, diagnosticabili tramite il breath test al lattulosio, è necessario intervenire con antibiotici specifici per ridurre la popolazione microbica dell’intestino.

Ma cos’è esattamente questa tipologia di contaminazione che può essere rilevata con il breath test? E soprattutto a cosa serve l’esame in questione? Cerchiamo di spiegare entrambi i punti in parole più semplici.

Indice

  1. La contaminazione batterica del piccolo intestino
  2. A cosa serve il breath test al lattulosio?
  3. Come si svolge il test?
  4. A chi è rivolto il breath test al lattuolosio?
  5. Come prepararsi al breath test al lattulosio?
  6. Il breath test al lattulosio è pericoloso?

La contaminazione batterica del piccolo intestino


La contaminazione batterica del piccolo intestino è un disturbo legato alla sovracrescita di batteri, generalmente presenti nel colon, negli ultimi tratti dell’intestino tenue. Il breath test al lattulosio viene consigliato ai quei pazienti che riferiscono disturbi gastrointestinali quali flatulenza, meteorismo, diarrea, distensione e crampi addominali. Ma cos’è il lattulosio e qual è la sua differenza principale rispetto al lattosio? Il lattulosio è uno zucchero artificiale, usato comunemente per combattere la stipsi. A differenza del lattosio (zucchero tipico del latte), il lattulosio non è naturalmente presente nel latte, ma è prodotto da processi di riscaldamento. Nel latte pastorizzato se ne trovano circa 3,5 mg/L. Non viene digerito nell'intestino tenue, ma arriva fino al colon, diversamente dal lattosio.


A cosa serve il breath test al lattulosio?


L'esame serve a riconoscere nel paziente la presenza di alterazioni del sistema gastroenterico quali malassorbimento intestinale, contaminazioni batteriche e alterazioni del transito intestinale. In particolare, l’alterazione del tempo di transito oro-ciecale costituisce la misura indiretta della funzionalità del tubo gastroenterico. Il tempo di transito risulterà, infatti, accelerato in caso di sintomi diarroici da ipermotilità e rallentato in caso di sintomi dispeptici dovuti a un lento svuotamento gastrico o in presenza di stipsi causata da una lenta propulsione della massa fecale.


Come si svolge il test?

Il breath test al lattulosio viene effettuato la mattina a digiuno. Il paziente, dopo aver rispettato certe precauzioni nelle settimane precedenti, si sottoporrà al test che consiste nella raccolta di campioni di aria espirata, prima e dopo l’ingestione di uno specifico zucchero sciolto in acqua (lattulosio), in un sacchetto di plastica a intervalli regolari. L’esame dura circa 4 ore durante le quali le concentrazioni di idrogeno nell'aria espirata vengono misurate a intervalli regolari di 15-20 minuti. In poche parole serve a misurare la presenza di idrogeno nell’aria espirata dal paziente dopo l’assunzione di una dose prestabilita di lattulosio.

A chi è rivolto il breath test al lattuolosio?

Questo specifico test, che serve per verificare l’esistenza o meno di una contaminazione batterica del piccolo intestino è rivolto alle persone che presentano sintomi gastrointestinali come aumento dei gas addominali, flatulenza, diarrea, dolori addominali, nei quali si sospetta una contaminazione intestinale o una alterazione del tempo di transito intestinale del cibo.

Come prepararsi al breath test al lattulosio?

Il soggetto che deve sottoporsi al test del respiro per il lattulosio, deve rispettare alcune procedure, in modo che il risultato del test sia veritiero e reale. 

Si tratta di piccoli accorgimenti da adottare nelle settimane precedenti allo svolgimento del test, in particolare:

  • nei 30 giorni che precedono l’esame, il paziente deve evitare l’uso di lassativi e antibiotici;
  • il paziente deve evitare l’uso di probiotici (fermenti lattici e yogurt) e latte di origine animale nei 15 giorni che precedono l’esame. Gli è consentito assumere latti di provenienza vegetale (soia, mandorla, riso, avena);
  • nelle 12 ore che precedono l’esame, il paziente deve astenersi dall’utilizzo di farmaci, a meno che non si tratti di farmaci salvavita come quelli per la pressione e per il cuore;
  • il paziente che ne fa uso normalmente può continuare ad assumere i farmaci salvavita, avendo cura, comunque, di evitare l’Eutirox, anche il giorno stesso dell’esame;
  • iil medico deve assicurarsi, il giorno del test, che il paziente non abbia in corso una diarrea importante;
  • il giorno prima, il paziente deve seguire un preciso regime alimentare che verrà indicato dal medico;
  • dalle ore 21.00 del giorno che precede l’esame, il paziente deve osservare un digiuno completo, non fumare, bere liberamente acqua non gassata;
  • la mattina dell’esame, il paziente si laverà accuratamente i denti come al solito con spazzolino e dentifricio e successivamente eseguirà la pulizia del cavo orale con un collutorio;
  • lil paziente deve presentarsi al test a digiuno e senza aver fumato e/o svolto attività fisica.

Il breath test al lattulosio è pericoloso?

L’attuazione del test del respiro è facile, non invasiva né dolorosa ed è dunque sicura sia per il paziente che per l’operatore. Non presenta controindicazioni né rischi di alcun tipo.