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Quando fare la prima visita ginecologica?

Dott. Pietro Tassan Simonat

Dott. Pietro Tassan Simonat

OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Medico chirurgo specialista in Ginecologia e ostetricia

14 Gennaio 2022 - Ultima modifica: 18 Gennaio 2022

Sottoporsi alla visita ginecologica già in età adolescenziale e vivere questo momento come una buona abitudine da coltivare, aiuta sicuramente a fare una corretta prevenzione.

Spesso le giovani donne o le madri di giovani ragazze si chiedono quando sia giusto sottoporsi o sottoporre la propria figlia alla prima visita ginecologica. In realtà non c’è un’età giusta per andare dal ginecologo. 

È importante tuttavia che la ragazza sfrutti questo incontro per comprendere gli aspetti fisiologici e funzionali del proprio apparato riproduttivo e che decida di vivere con serenità temi come la sessualità e la prevenzione.

Indice 

La prima volta dal ginecologo

Quando è consigliabile, quindi, fare la prima visita ginecologica? Sicuramente dopo il primo ciclo mestruale, tra i 10 e i 16 anni. Questo permette alla paziente di vivere bene quei momenti e creare subito un’abitudine sana e positiva per educarla e sensibilizzarla a tematiche importanti, come la salute riproduttiva.

Si tratta sicuramente di scelte e di momenti molto delicati, perché riguardano l’intimità della donna. A volte, infatti, capita di non voler condividerli con nessuno. L’imbarazzo può subentrare nel momento in cui sorgono alcune problematiche legate al ciclo mestruale, come l’irregolarità e il dolore intenso. Ancora di più quando si decide di avere il primo rapporto sessuale. In questo caso, sarebbe utile per la ragazza confrontarsi con lo specialista sulla preparazione all’evento e ottenere tutti i chiarimenti sulla contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Visita ginecologica dopo il primo rapporto sessuale

A volte però prevale l’imbarazzo, come normale conseguenza del non voler “esporre” la propria vita sessuale. Di sicuro è importante sottoporsi alla visita specialistica dopo il primo rapporto sessuale, perché si tratta di un confronto fondamentale con il ginecologo per parlare della propria vita sessuale. Ma anche per affrontare altre tematiche, come la fertilità, gravidanza, contraccettivi e malattie sessualmente trasmissibili.

Perché fare la visita ginecologica?

È importante fare la visita ginecologica per diversi motivi come:

  • valutare lo stato di normalità dell'apparato genitale femminile;
  • diagnosticare o escludere la presenza di patologie (endometriosi, fibromi ecc.) e indirizzare verso un piano di trattamento;
  • la paziente in quel momento può approfondire la conoscenza del proprio corpo e chiedere spiegazioni sull’intimità.

La prevenzione

Come accennato sopra, sottoporsi alla visita ginecologica già in età adolescenziale e vivere questo momento come una buona abitudine, aiuta sicuramente a fare una corretta prevenzione. Lo specialista potrà anche eseguire i prelievi utili per scongiurare tumori della cervice uterina, come il Pap test e l'HPV test, dove la diagnosi precoce risulti fondamentale. Fornisce inoltre alla paziente informazioni utili sui corretti stili di vita e sui comportamenti a rischio (es. contraccezione, abitudini igieniche, dieta ecc.).

In cosa consiste la visita ginecologica?

La vista dal ginecologo si articola in tre momenti principali:

  • prima di tutto il colloquio preliminare informativo con la paziente. Questo primo incontro serve al medico per raccogliere quante più informazioni possibili sui dati clinici della donna, su eventuali patologie, sulle mestruazioni (data della prima comparsa, flusso più o meno intenso, regolarità, presenza o assenza di dolore mestruale e/o di sindrome premestruale), su eventuali gravidanze, aborti, stile di vita (alcol, fumo, sport, alimentazione, droghe, ecc), e uso di contraccettivi;
  • ispezione, che consiste nell’osservazione dei genitali esterni per scoprire possibili malformazioni, infiammazioni, secchezza vaginale. Molto utile in questa fase è controllare anche il seno, le ascelle alla ricerca di eventuali nodularità, l’addome e la tiroide;
  • infine, l’esame degli organi interni (utero, ovaie e vagina) attraverso la palpazione bimanuale, l'esplorazione vaginale e l’utilizzo dello speculum. Ovviamente la visita si conclude in questo modo, con il controllo vaginale, se la ragazza ha già avuto rapporti sessuali, in caso contrario si può effettuare un'esplorazione per via rettale;
  • il controllo potrebbe terminare con un pap-test e con un'eventuale richiesta di ecografia pelvica a vescica piena, se necessario.