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Midriasi: cosa è, sintomi, cause

Dott. Gregorio Lo Giudice

Dott. Gregorio Lo Giudice

OCULISTICA
Specialista in oftalmologia

8 Novembre 2021 - Ultima modifica: 16 Novembre 2021

I disturbi che possono colpire la vista sono molti, per questo è importante verificare lo stato di salute degli occhi con una visita oculistica a cadenza regolare fin dai primi anni di vita, anche in assenza di difetti refrattivi. Non sempre eventuali anomalie sono collegate a patologie, ma è sempre fondamentale confrontarsi con lo specialista per capire quale sia l’origine. La midriasi, per esempio, ha normalmente una natura fisiologica, ma in alcuni casi potrebbe non essere così.

INDICE

Che cos’è la midriasi

La midriasi consiste in una dilatazione della pupilla al di sopra dei 5 millimetri. Solitamente la pupilla, cioè la parte centrale dell’iride, di colore nero, cambia diametro a seconda della luce. Come in un apparecchio fotografico, il suo scopo è di adeguarsi, attraverso i muscoli, per far entrare la luce: quando si passa da un ambiente molto luminoso a uno più buio, la pupilla si allarga naturalmente per permettere alla luce di entrare meglio e, di conseguenza, di vedere meglio. 

Caratteristiche della midriasi

Quando la midriasi è un effetto fisiologico dei cambiamenti della luce percepiti dall’occhio, è bilaterale: entrambi gli occhi reagiscono allo stesso modo e le pupille si dilatano nella stessa misura. In questo caso si parla anche di midriasi reagente, che reagisce cioè alle variazioni di luce, permettendo di vedere meglio al buio. 

In altri casi, però, l’anomalia può essere unilaterale, quindi colpire una pupilla sola. In questo caso si parla anche di anisocoria, quando cioè le pupille sono asimmetriche e presentano diversi diametri. La midriasi può anche essere fissa, quando non cambia dimensione in base alle varie situazioni luminose ma resta sempre più grande del dovuto.

Quanto deve misurare la pupilla

Una pupilla normale ha una dimensione media di 5mm, anche se in alcuni casi può essere più piccola. Al di sotto dei 2mm, però, si parla di miosi o pupille puntiformi, cioè la condizione per cui le pupille sono più piccole del normale. Questo avviene, proprio come per la midriasi, in maniera naturale in reazione alle variazioni della luce, quando da un ambiente molto buio si passa a uno più luminoso e i muscoli della pupilla si contraggono per limitare l’ingresso della luce. Quando invece la pupilla supera i 5mm di diametro si parla di midriasi

Cause della midriasi

Come abbiamo anticipato, la midriasi è un effetto del tutto fisiologico dell’apparato visivo che reagisce ai diversi stimoli luminosi. In alcuni casi, però, una pupilla con un diametro superiore ai 5mm può essere la conseguenza di patologie o altre condizioni, sia essa unilaterale o bilaterale. 

In linea generale, ci si accorge di essere di fronte a una dimensione anomala della pupilla perché questa, nonostante la luce non cambi, resta sempre molto grande. Le cause possono essere di natura patologica oppure esterna, legate all’assunzione di medicinali, droghe o alcol. 

Patologie legate a un aumento del diametro della pupilla

La midriasi può rappresentare un campanello dall’allarme quando, proprio come la miosi, resta fissa e non rientra in parametri considerati normali. Alcune patologie provocano un ampliamento della pupilla: possono essere malattie degli occhi oppure di natura diversa.

Patologie degli occhi

Tra le patologie degli occhi collegate a midriasi contiamo: 

  • il glaucoma, un danno del nervo ottico causato da un aumento costante e importante della pressione intraoculare
  • la pupilla tonica di Adie, detta anche sindrome di Adie, una malattia neurologica in cui la pupilla risponde più lentamente agli stimoli della luce
  • l’iridoplegia, cioè la paralisi dello sfintere dell’iride che causa la perdita della reazione pupillare
  • la paralisi del nervo oculomotore, causata da una pressione sul nervo che quindi non riceve sangue sufficiente
  • lo spasmo delle fibre longitudinali iridee, cioè del cosiddetto tensore sclerale
  • l’amaurosi, la perdita della vista da un occhio soltanto dovuta a un’ipoperfusione improvvisa e non definitiva del bulbo oculare
  • l’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, cioè la ridotta capacità visiva di un occhio o di entrambi

Altre cause di midriasi collegate all’organo visivo sono l'irritazione del sistema nervoso simpatico (quello che interviene nel controllo delle funzioni corporee involontarie, come appunto la reazione alla luce) e l'abolizione del riflesso irideo.

Altre patologie

Tra le altre patologie non direttamente collegate alla funzione visiva che causano un aumento smisurato del diametro della pupilla troviamo: 

  • il botulismo, un’infezione causata dal batterio Clostridium botulinum, di origine alimentare, da ferita oppure infantile
  • l’arresto cardiaco
  • la Sindrome di Reye, una forma rara di encefalopatia acuta associata a disfunzione epatica che colpisce particolarmente bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni
  • la Sindrome Serotoninergica, solitamente causata dall’uso di alcuni farmaci, per intossicazione o interazioni
  • ictus celebrali, che abbiano base ischemica o emorragica

Midriasi causata da fattori esterni

In altri casi, infine, l’aumento del diametro di una o di entrambe le pupille può essere causata da altri fattori non patologici, alcuni dei quali da considerare comunque di grave entità.

Farmaci che causano dilatazione della pupilla

Le sostanze cosiddette midriatiche, i medicinali che provocano quindi la dilatazione della pupilla, sono normalmente usate in oftalmologia sotto forma di colliri a uso topico, per esempio per la preparazione di alcuni esami. Generalmente questi farmaci hanno una durata di azione diversa: 

  • Tropicamide, utilizzata per dilatare la pupilla e paralizzare alcuni muscoli dell’occhio, il cui effetto ha breve durata
  • Ciclopentolato, usato anch’esso per la dilatazione della pupilla, in particolar modo in caso di interventi diagnostici o chirurgici sugli occhi o per trattare alcune malattie infiammatorie, ha infatti un’azione a durata lunga
  • Atropina, che non solo provoca midriasi ma è in grado anche di paralizzare l’accomodazione visiva (ciclopegia) e ha una durata molto lunga (fino a 12 giorni), quindi viene utilizzata solo in casi specifici

Droghe e midriasi

La dilatazione della pupilla è provocata anche dall’uso di alcune droghe, diverse da quelle che provocano miosi. Tra le droghe più comuni che causano midriasi abbiamo: 

  • cocaina
  • anfetamine
  • cannabis
  • ecstasy

Altri fattori che causano dilatazione pupillare

Tra gli altri fattori che possono causare midriasi troviamo l’abuso di alcol, ma anche il trauma cranico, l’asfissia e, in alcuni casi, forti emozioni.

Sintomi della midriasi

Riconoscere la midriasi è piuttosto semplice, perché si tratta di notare che una pupilla o entrambe hanno un diametro insolito, più ampio, anche in assenza di variazioni della luce. Se dopo diverso tempo notate che la situazione non rientra, è molto probabile che siate di fronte a midriasi. Inoltre, la midriasi provoca abbagliamenti e offuscamenti della vista, ma a seconda della causa si possono avere anche altri disturbi. Se avete assunto medicinali, droghe o alcol potrebbe essere collegato a questo, se invece avete altri sintomi come mal di testa o perdita della vista potrebbe trattarsi di una patologia in corso. 

In ogni caso, è fondamentale recarsi immediatamente nel pronto soccorso oftalmologico più vicino oppure richiedere una visita oculistica d’urgenza al proprio medico di fiducia. 

Come si cura la midriasi

Nella maggior parte dei casi la midriasi è di natura reagente e quindi fisiologica: se notate le pupille più grandi del solito, è molto probabile che abbiano reagito dilatandosi a una variazione di luce. 

Quando invece col passare del tempo le pupille non riacquistano una dimensione regolare, cioè al di sotto dei 5 millimetri, è necessario consultare un oculista per capirne la causa e trattarla adeguatamente. 

Nel caso in cui la midriasi sia dovuta all’assunzione di droghe, farmaci o alcol, solitamente la sospensione di questi porterà a un aggiustamento della dimensione della pupilla, che rientrerà naturalmente nei parametri considerati normali o, al massimo, il medico prevederà l’impiego di un collirio a uso topico per restringere la pupilla, per esempio a base di pilocarpina, un alcaloide in grado di provocare miosi.

Qualora invece si trattasse di un problema oftalmologico, sarà il medico a capirne la fonte e scegliere il trattamento più adeguato per curare la patologia. 

La midriasi è la dilatazione della pupilla che, dalle sue dimensioni normali, oltrepassa un diametro di 5mm. Il più delle volte è reagente: ciascuno di noi sperimenta ogni giorno variazioni della dimensione delle pupille a causa degli stimoli luminosi, ma in altri casi può essere sintomo di alcune patologie più o meno gravi a carico degli occhi, del sistema nervoso oppure di altre malattie da non sottovalutare. La pupilla si dilata anche con l’assunzione di certi farmaci, droghe o alcol, ma in ogni caso è sempre bene rivolgersi al medico oculista se per caso notate che le pupille, o anche una soltanto, sono più grandi del solito.