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Laringite: sintomi e cura

Dott.ssa Monica Slongo

Dott.ssa Monica Slongo

CHIRURGIA GENERALE
Medico chirurgo specialista in medicina dell'emergenza urgenza

8 Aprile 2022 - Ultima modifica: 26 Luglio 2022

Per laringite si intende l'infiammazione della laringe e delle corde vocali in essa presenti. L'apparato laringeo appartiene alle vie respiratorie superiori. In particolare, la laringe ha la forma di un cilindro cavo sostenuto da strutture cartilaginee, muscoli e legamenti che permettono il movimento delle corde vocali. Si trova posizionata a livello del collo, sopra la trachea.

La laringe ha diverse principali funzioni. Serve, infatti, a incanalare l'aria verso la trachea, i bronchi, i bronchioli e i polmoni. Consente l'emissioni di suoni attraverso la vibrazione delle corde vocali. Infine, impedisce al cibo ingoiato di entrare nelle vie respiratorie, incanalandolo nel modo corretto, grazie all'epiglottide (lamina cartilaginea di tipo elastico),all'interno dell'esofago. Da qui passa allo stomaco.

Indice

I sintomi della laringite

I sintomi che lasciano presagire questo disagio sono generalmente:

  • la raucedine o perdita della voce;
  • presenza di tosse secca e irritante;
  • gola infiammata;
  • prurito e fastidio alla gola;
  • difficoltà a respirare.

Le cause della laringite

Le cause della laringite sono numerose e diverse a seconda che si tratti di laringite acuta o cronica. La laringite può manifestarsi, quindi, in due diverse forme.

Quando questi disturbi compaiono in modo improvviso e tendono a peggiorare in poco tempo si parla di laringite acuta. La laringite acuta ha una durata di circa 10 giorni. Se continua per più di tre settimane si parla di laringite cronica.

La laringite acuta

In caso di laringite acuta si manifestano:

  • infezioni di tipo virale, che rappresenta la tipologia di laringite più comune. I virus protagonisti di questa infezione sono quelli dell'influenza, della parainfluenza e del raffreddore (rhinovirus, virus respiratorio sinciziale, coronavirus, adenovirus);
  • infezioni batteriche, anche se molto rare. L’Haemophylus influenzae di tipo b può causare una forma particolarmente grave di laringite che colpisce l'epiglottide;
  • la laringite acuta può scaturire anche per un affaticamento delle corde vocali prolungato nel tempo. Ad esempio, quando per molto tempo si parla a voce molto alta;
  • malattie esantematiche, sia di origine virale che batterica come la varicella, la pertosse, il morbillo possono essere associate a laringite acuta.

La laringite cronica

La laringite cronica, che sussiste quando il malessere peggiora progressivamente e nell'arco di tre settimane, può essere causata da:  

  • inalazione cronica di sostanze irritanti. Ad esempio polveri, fumo e sostanze tossiche;
  • allergie o uso di inalatori per asma;
  • il fumo;
  • abuso di alcol;
  • malattia da reflusso gastroesofageo;
  • sinusite cronica;
  • infezioni di tipo fungino, che colpiscono gli individui con il sistema di difesa dell'organismo indebolito (immunocompromessi) oppure si sviluppano in seguito a terapie, in cui si prescrive l'uso di corticosteroidi utilizzati per via inalatoria (aerosol);
  • cancro della laringe.

La diagnosi

Quando il paziente sta particolarmente male, deve rivolgersi al medico, che potrebbe eseguire un esame strumentale. Questo controllo si chiama laringoscopia e ne esistono di due tipi.

La laringoscopia indiretta, che consiste nell'introdurre uno specchietto in fondo alla bocca per vedere, con l'aiuto di una sorgente luminosa, la laringe.

Poi c'è la laringoscopia diretta che, invece, viene eseguita tramite il laringoscopio. Si tratta di un tubicino flessibile, a fibre ottiche, dotato di telecamera collegata ad un computer. Viene inserito dal naso e permette di esplorare tutti gli organi fino alla gola. Rispetto al primo esame, questo è sicuramente più preciso e accurato. Si ottiene infatti un'immagine migliore della laringe e delle corde vocali.

Se il medico sospetta la presenza di un tumore della laringe potrebbe prescrivere anche altre indagini come la tomografia assiale computerizzata e la risonanza magnetica nucleare.

Come curare la laringite?

Generalmente le laringiti sono di origine virale e, quindi, guariscono da sole nel giro di una settimana senza che sia necessario ricorrere alle terapie. Se dopo 10 giorni, i sintomi persistono tutti, in modo grave, è bene allora rivolgersi al proprio medico per risalire alla causa precisa del problema. Una volta individuata, su di essa si imposterà la terapia.

Per accelerare la guarigione e sentire meno dolore, può essere utile:

  • evitare di parlare o comunque farlo a bassa voce;
  • non fumare ed evitare anche il fumo passivo;
  • bere molta acqua per evitare la disidratazione delle mucose. Vanno evitate, invece, bevande alcoliche e caffè
  • prendere farmaci antinfiammatori (paracetamolo, ibuprofene), in caso di dolore alla gola e male alla testa.

Reflusso gastrico

Se la causa della laringite è il reflusso gastroesofageo, il medico potrebbe prescrivere farmaci che diminuiscono l'acidità delle secrezioni gastriche come, ad esempio, antiacidi o inibitori della pompa protonica

Le allergie

La laringite può anche essere di origine allergica e in questo caso va curata con antistaminici. In questo caso è assolutamente necessario, per ridurre l'allergia, evitare il contatto con gli allergeni.

Prevenzione

Come evitare una laringite? In realtà, non esistono indicazioni particolari per scongiurare un'infiammazione della laringe. Possiamo, però, indicare alcune semplici accortezze che, se adottate, potrebbe essere d'aiuto:

  • lavarsi le mani con frequenza;
  • evitare il contatto con persone con infezioni alle alte vie respiratorie, come i raffreddori;
  • non fumare ed evitare il fumo passivo;
  • evitare di schiarirsi la gola e tossire, per non peggiorare i disturbi presenti;
  • non mangiare cibi piccanti;
  • bere molto;
  • rendere più umidi gli ambienti.