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Sinonimi: Affaticamento oculare

Dott. Nicola Leuzzi

Dott. Nicola Leuzzi

OCULISTICA
Medico Chirurgo - Specialista in Oftalmologia

18 Dicembre 2020 - Ultima modifica: 21 Giugno 2021

Indice:

  1. Introduzione
  2. Astenopia: che cos’è
  3. Chi colpisce
  4. I sintomi
  5. La cura
  6. Come prevenirla

Introduzione

L’astenopia è un disturbo visivo conosciuto anche come affaticamento oculare. Si manifesta per via di un eccessivo sforzo degli occhi e in particolare dei muscoli del bulbo oculare. Quest’ultimi hanno il compito di mettere a fuoco gli oggetti che vengono osservati. L’astenopia è un problema molto comune che colpisce soprattutto le persone che sono affette da difetti visivi o che sono sottoposte a un quotidiano stress visivo.

Astenopia: che cos’è

L’astenopia è un disturbo della vista che si manifesta a causa di un sovraccarico nel lavoro degli occhi. L’affaticamento oculare deriva dall’affaticamento dei muscoli del bulbo oculare, sia intrinseci che estrinseci, che hanno il compito di mettere a fuoco gli oggetti. Il problema colpisce sia le persone che sono sottoposte a un continuo stress visivo, che coloro che hanno difetti della vista che non sono stati corretti nel modo giusto (ipermetropia, astigmatismo, miopia, strabismo, ambliopia, blefariti, congiuntiviti, sindrome dell'occhio secco e retinopatie degenerative).

Altre forme di astenopia sono quella fotogenica, ovvero derivante da improprie condizioni di illuminazione ambientale, e quella nervosa ovvero derivanti da malattie nervose organiche o funzionali, comunemente riscontrata nelle sindromi ansiose.

L’affaticamento oculare può risultare molto fastidioso, ma non si tratta di un problema grave. Solitamente scompare quando si fanno riposare gli occhi. Se ciò non avviene però è importante rivolgersi a uno specialista perché potrebbe essere il segnale di una condizione più seria.

Astenopia: chi colpisce di più?

L’astenopia colpisce soprattutto i soggetti che sottopongono gli occhi a uno sforzo quotidiano notevole. Pensiamo, ad esempio, alle persone che trascorrono molte ore al computer, obbligando i muscoli del bulbo oculare a subire uno stress non indifferente. Sono a rischio anche i pazienti che presentano già delle patologie visive, come le persone affetto da strabismo (manifesto o latente), chi ha blefariti o congiuntiviti croniche. Può presentarsi in persone che abbiano vizi refrattivi non completamente corretti, come ad esempio ipermetropia, miopia sotto stimata o presbiopia non corretta adeguatamente.  L’astenopia si presenta di frequente nei soggetti affetti da sindrome dell’occhio secco, insufficienza di convergenza, maculopatie o retinopatie degenerative.

Astenopia: i sintomi

I sintomi dell’astenopia sono piuttosto evidenti e si manifestano quando l’affaticamento oculare è forte. Di solito si accusano secchezza oculare e bruciore agli occhi, come pure lacrimazione copiosa, fotofobia (fastidio alla luce), visione sdoppiata o offuscata, mal di testa e sensazione di corpo estraneo nell’occhio.

Astenopia: la cura

Per curare in modo efficace l’astenopia è importate trovare la causa dell’affaticamento oculare per intervenire in modo efficace. Il primo passo, soprattutto se si hanno altri difetti visivi, è quello di rivolgersi a un oculista per una visita approfondita. Il medico sarà quindi in grado di stabilire la causa del problema e prescrivere la cura migliore. Di solito si procede per gradi, partendo da un’anamnesi per valutare lo stato di salute generale del paziente, i farmaci che assume e i fattori ambientali che potrebbero incidere sulla sua condizione. In seguito si effettua un esame approfondito della vista con test che valutano l’acuità visiva vicino/lontano, lo stato del fondo dell’occhio e la refrazione, per valutare la presenza di difetti di rifrazione oculare.

Astenopia: come prevenirla?

In ogni caso per contrastare l’astenopia è importante mettere in atto alcune azioni che possono aiutare a ridurre i sintomi e i fastidi causati dal disturbo. Chi lavora per molte ore al computer, ad esempio, dovrebbe fare delle pause di circa quindici minuti ogni due ore per evitare di affaticare gli occhi.

Attenzione anche alla postura: alcuni studi hanno dimostrato che la posizione che si assume sulla scrivania ha una diretta influenza sull’astenopia. Quando ci si siede di fronte al pc è fondamentale avere abbastanza spazio per posare gli avambracci di fronte alla tastiera. Un altro ruolo chiave è giocato dall’illuminazione dell’ambiente. Meglio evitare i riflessi e fare in modo che la fonte luminosa sia sempre a novanta gradi rispetto allo schermo.

Per ottenere un sollievo immediato si possono applicare lacrime artificiali in grado di idratare l’intera superficie oculare. Le gocce oculari e i colliri sono ottimi per contrastare l’azione ossidante dei radicali liberi prodotti dallo sforzo visivo.